Proteste e proposte: pronto il funerale dell’economia italiana, con contestuale azione di resurrezione.


“Sabato 14 dicembre partiamo da Firenze, ci dichiariamo “Innamorati dell’Italia”, siamo un gruppo di imprenditori, professionisti, dipendenti, ma anche studenti e comuni cittadini, che ormai non ne possono più della vessazione statale, dell’obsoleto sistema politico, delle mancate promesse e dei soprusi verso la libertà. 

Il nostro primo incontro lo faremo simbolicamente nella storica città della Toscana, capitale del Rinascimento, dove provocatoriamente celebreremo il “FUNERALE DELL’ECONOMIA ITALIANA” facendo transitare una bara, che conterrà simbolicamente quella economia italiana ormai defunta. Un' azione forte che vuol scuotere le anime di coloro che ancora resistono e che prima di cessare le loro occupazioni possano far sentire la loro voglia di reazione.

L'attuale sistema economico sta travolgendo, imprese, imprenditori, dipendenti di aziende private, studenti disillusi e i liberi cittadini, che però non si rassegnano al sopruso politico, ma si animano per trovare soluzioni e proposte, senza scadere in demagogia, ideologizzazione e populismo.

Le nostre proteste saranno sempre affiancate da proposte efficaci e di buon senso; contestualmente alla nostra azione|provocazione avvieremo infatti una petizione popolare in forma di proposta di legge già depositata in Cassazione dall’ Associazione Moderati in Rivoluzione, guidati dal Prof. Samorì” 

Queste le parole dell’imprenditore fiorentino Alessandro Campinoti, che come semplice rappresentante del gruppo degli “Innamorati dell’Italia” è pronto ad incatenarsi unitamente ad altri, davanti alla sede della Banca d’Italia.