
La giornalista, moderatrice dell’incontro Stefania Sirtori ha introdotto il dibattito con una breve ma significativa descrizione del particolare momento storico che attraversa il nostro Paese e delle responsabilità del nostro sistema fiscale. Un paese che paga le tasse più alte di tutta l’Europa senza aver in cambio validi servizi.
In questo contesto si è inserito l’Avv. Tullio Elefante, tributarista di vecchio corso che ha evidenziato all’attenzione di tutti l’importanza del rapporto tra il contribuente e lo Stato non solo da un punto di vista puramente contributivo. Celebre la frase citata di Ronald Reagan: “il contribuente è uno che lavora per lo stato senza essere un impiegato statale”. Altra analisi è stata rivolta alle lacune del processo tributario e alle possibili soluzioni. A giudizio del noto tributarista uno degli interventi più urgenti è quello di selezionare magistrati competenti in diritto tributario con un concorso pubblico.
In seguito ha preso la parola l’imprenditore Guido della Frera, il quale – con legittima veemenza – ha sottolineato la necessità di interventi dello Stato.
Migliaia di società in difficoltà, chiuse o prossime alla chiusura che hanno bisogno d’aiuto e quindi di credito per sopravvivere. Questa – secondo il giudizio di tutti – l’unica vera via d’uscita per superare il grave momento di crisi.
Infine l’attenta sintesi del Prof. Samorì e la sua ottimistica visione del futuro. Secondo il banchiere si intravede un cambiamento nel nostro Paese; un cambiamento che, per essere positivo, deve essere fatto da persone preparate, vicine ai problemi del cittadino.